Impariamo a conoscere il Violino, le parti che lo compongono e le loro funzioni. – prima parte –
Per conoscere meglio questo meraviglioso strumento… e scoprirne alcuni segreti!
Quanto troverete in questa breve guida rappresenta un semplice ma indispensabile punto di partenza. A coloro che vorranno approfondire alcuni aspetti, qui solamente citati, si consiglia di consultare i trattati specifici esistenti.
Il violino: brevissimi cenni storici
Il violino appare per la prima volta in Italia nei primi anni del XVI secolo. Lo strumento potrebbe derivare da due strumenti medievali ad arco, la viella e la ribeca, e da uno strumento tipico del Rinascimento italiano, la lira da braccio, simile morfologicamente al violino, ma con due corde di bordone al di fuori della tastiera. I primi importanti costruttori di violini furono i due italiani Gasparo da Salò (1540–1609) e Giovanni Maggini (1579–1630 ca.) di Brescia e Andrea Amati di Cremona. Il punto più alto dell’arte liutaria nella costruzione dei violini fu raggiunto nel corso del XVII e del XVIII secolo nelle botteghe dei liutai italiani Antonio Stradivari e Giuseppe Guarneri, entrambi di Cremona, e dall’austriaco Jakob Stainer.
Se confrontati con i violini più recenti, gli strumenti di quel periodo presentano una tastiera assai più corta e un manico più sottile e posto con un’angolazione minore rispetto alla tavola armonica; un ponticello più piatto e corde costruite esclusivamente in budello. Anche gli archetti differivano radicalmente da quelli attuali. Queste caratteristiche costruttive furono modificate nel corso del XVIII e del XIX secolo, per donare al violino maggior potenza di emissione e modificandone di conseguenza il timbro. Per questo motivo numerosi violinisti del XX secolo hanno deciso di recuperare gli strumenti antichi nella loro forma originaria, in modo da poter eseguire secondo una prassi maggiormente affidabile i capolavori del passato. Praticamente ogni compositore vissuto fra l’epoca barocca e oggi ha scritto composizioni comprendenti il violino. Un grande impulso allo sviluppo della musica per lo strumento venne da Antonio Vivaldi. Fra i concerti solistici più noti vi sono quelli di Beethoven, Brahms, Mendelssohn-Bartoldy e Čajkovskij. Tra i maggiori virtuosi del XIX secolo possiamo ricordare gli italiani Giovanni Viotti e Niccolò Paganini, i tedeschi Louis Spohr e Ioseph Joachim, lo spagnolo Pablo de Sarasate, e i belgi Henri Vieuxtemps ed Eugène Ysaye. Nel corso del XX secolo il violino ha conquistato nuove mete artistiche e tecniche grazie a musicisti come Isaac Stern, Yehudi Menuhin, Fritz Kreisler, Jascha Heifetz, Mischa Elman, Nathan Milstein, Joseph Szigeti, David Oistrach e Salvatore Accardo.
Lo strumento
Il violino è il più acuto della famiglia dei moderni strumenti ad arco occidentali. Esso monta quattro corde, accordate per quinte: sol, re’, la’, mi”.
Nei violini antichi le corde utilizzate erano interamente di budello, oggi possono essere di budello, oppure budello o perlon (nylon) ricoperto di alluminio, argento o acciaio.
Gli altri membri della famiglia sono la viola, il violoncello e il contrabbasso.
La maggior parte dei violini ha una tavola armonica in abete ben stagionato ( alcuni altri in sicca o cedro); il fondo solitamente in acero (ma anche in pioppo) insieme alle fasce, il riccio-cavigliere-manico, e il ponticello. Inoltre abbiamo la cordiera, il bottone e i fori di apertura sulla tavola, detti “effe” per via della loro forma.
La tavola, il fondo e le fasce sono uniti in modo da formare una cassa armonica. La cassa armonica contiene l’anima, una sottile bacchettina di legno (abete) posta in prossimità del ponticello in modo da collegare la tavola con il fondo. Sulla parte interna della tavola è inoltre incollata una sottile striscia di legno (abete), detta “catena”, che si trova in posizione longitudinale all’altezza della corda più grave e ha il compito di rafforzare la tensione della volta del piano armonico.
L’anima e la catena svolgono un ruolo assai importante nella trasmissione del suono oltre che a rafforzare la struttura.
Le corde partono dalla cordiera, poggiano sul ponticello e dopo aver corso sopra la tastiera giungono al cavigliere, dove sono fissate ai piroli.
Le parti fondamentali del violino sono l’anima, che invia le vibrazioni alla parte posteriore dello strumento e vengono distribuite uniformemente dalla catena: questa, inoltre, rafforza la struttura dello strumento. Le fasce e il riccio sono frequentemente decorate con lavori di intarsio. Il ponticello è alto e ricurvo per facilitare l’uso dell’archetto.
Il violino, la viola e il violoncello, sono simili nella loro struttura, con analogia di problemi per l’acustica e la loro costruzione generale. Pertanto prenderemo come base il violino, poiché, essendo il più piccolo della famiglia, è il più esigente in tutti i dettagli costruttivi, ma è anche il più interessante e perfetto.
La prossima volta riprenderemo l’argomento con la spiegazione delle singole parti e la specifica funzione da essi svolta.
A presto!
Saverio Denitto
Seconda puntata: Impariamo a conoscere il Violino, le parti che lo compongono e le loro funzioni. – seconda parte –
Terza puntata: Impariamo a conoscere il Violino, le parti che lo compongono e le loro funzioni. – terza parte –